Sinossi
Ore 2:47. Una telefonata di notte può significare una disgrazia oppure lui. Ed è lui. Lui che l’ha lasciata ma lei non lo ha dimenticato. Una folle corsa in macchina, da una città all’altra, che si consuma in un’unica telefonata senza riattaccare, con l’ossessione di perdere l’altro per sempre. Un viaggio reale e mentale di un amore vittima di un male subdolo: la depressione. Vittima e carnefice si alternano alla ricerca di quell’abbraccio che può ancora dare speranza. Sapere che qualcuno per te c’è sempre può salvarti la vita? E se quel qualcuno si rifiutasse di rispondere al telefono?


Note di regia

Una donna e un uomo. Una notte di caldo una notte appiccicosa. Lei si perde nel sonnifero cercando di lenire il dolore lancinante del distacco senza spiegazioni, improvvisamente lo squillo del telefono e quel nome sul display la riporta indietro nel tempo. Lui ha bisogno di lei. Anzi è l unica che può salvarlo. L’unica persona al mondo che gli può impedire di buttarsi dal settimo piano della sua casa. Ma la distanza è tanta e lei debilitata dal dolore e intontita dai sonniferi, ma inizia la folle corsa verso di lui, verso la possibilità di salvarlo, di essere ancora una volta il suo Angelo. Riuscirà a farcela, riuscirà a riaverlo riuscirà a tornare felice come era stata? Cosa è disposta a fare una donna innamorata. Mi sono chiesta questo quando ho pensato alla regia del corto; fino a che punto può spingersi una donna innamorata? Quale è il limite che supererà per dimostrare il suo amore? Alle volte noi donne superiamo qualsiasi ostacolo pur di dimostrare il nostro amore. In un viaggio che scavalca le montagne fisiche e interiori, lei scopre le sue fragilità e quelle di lui per giungere entrambi ad una maggiore consapevolezza di sé e del loro rapporto. Ma alla fine inutilmente. Daniela Cenciotti